
Abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva il dott. Calogero d’Alessandro per Prima Stampa, il quale ci parlerà della nuova inaugurazione del suo studio di psicologia a Casteltermini che si terrà domani.
Cosa l’ha spinta ad aprire questo nuovo studio di psicologia a Casteltermini e qual è la missione principale del progetto?
Aprire questo studio a Casteltermini nasce dal desiderio di creare un punto di riferimento per chi vive un momento di difficoltà e sente il bisogno di essere ascoltato. Credo fortemente che anche nei piccoli centri sia fondamentale avere spazi dedicati alla salute mentale, accessibili e accoglienti. La mission principale è offrire ascolto, supporto e strumenti pratici per migliorare il benessere psicologico delle persone, aiutandole a conoscersi meglio e a ritrovare fiducia in sé stesse.
Quali saranno i principali servizi e approcci terapeutici offerti nel suo studio?
Sono uno psicologo psicoterapeuta cognitivo-comportamentale in formazione. Il mio approccio si basa sull’idea che pensieri, emozioni e comportamenti siano strettamente collegati: comprendendo e modificando i propri schemi mentali e le proprie abitudini, è possibile migliorare il modo in cui ci si sente e si vive la quotidianità.In studio propongo percorsi di supporto e crescita personale rivolti ad adolescenti, adulti e genitori, mirati a favorire consapevolezza, benessere emotivo e cambiamento concreto. L’intervento si adatta alle esigenze di ogni persona e può riguardare diverse aree della vita , dalle difficoltà relazionali ai momenti di stress, dalle crisi personali alla ricerca di equilibrio interiore.
In che modo ritiene che uno spazio dedicato all’ascolto e al benessere psicologico possa contribuire positivamente alla comunità locale?
Uno spazio di ascolto può diventare un punto di forza per tutta la comunità. Avere un luogo dove potersi fermare, parlare e sentirsi accolti senza giudizio aiuta non solo chi chiede aiuto, ma anche l’intero contesto sociale. Il benessere mentale è contagioso: una persona che sta meglio, comunica meglio, vive meglio e fa stare meglio anche chi le sta intorno. L’obiettivo è far capire che prendersi cura della propria mente è un gesto di responsabilità e non di debolezza.
La salute mentale è un tema sempre più discusso: quali sono, secondo lei, i principali ostacoli che ancora impediscono alle persone di chiedere aiuto psicologico?
Purtroppo c’è ancora molta paura del giudizio e la convinzione che “si debba farcela da soli”. In tanti pensano che andare dallo psicologo significhi essere deboli o avere un problema grave, quando in realtà significa semplicemente volersi bene. Credo che il vero ostacolo sia la mancanza di cultura del benessere emotivo: siamo abituati a curare il corpo, ma non sempre diamo la stessa importanza alla mente. La sfida è normalizzare la richiesta di aiuto, facendola percepire come un atto di coraggio e di crescita personale.
Aprire uno studio è anche una scelta di vita: cosa prova in questo momento, alla vigilia di questa nuova avventura professionale?
Provo una grande emozione e, allo stesso tempo, un profondo senso di gratitudine. Questo studio rappresenta un traguardo, ma anche un punto di partenza. È il frutto di anni di impegno, formazione e ascolto, ma soprattutto del desiderio di restituire ciò che ho imparato: che ogni persona, con il giusto supporto, può trovare la propria strada per stare meglio. Mi sento felice, motivato e pronto ad accogliere chi vorrà condividere con me un pezzo del proprio cammino.













