
Nonna Rosina ha compiuto oggi 107 anni, e il suo compleanno è stato celebrato con una dolcezza che va ben oltre la torta preparata per l’occasione. Circondata dall’affetto della sua famiglia e dalla presenza speciale della sua amica giornalista Francesca Giarratana, Rosina ha accolto i primi festeggiamenti con la serenità di chi ha attraversato più di un secolo di storia, portando con sé un bagaglio di esperienze che commuove e ispira.
Seduta e con lo scialle di lana che la avvolge, incornicia il viso e lo sguardo ancora vivace, Rosina ha iniziato a raccontare episodi della sua infanzia che sembrano usciti da un romanzo d’altri tempi. Nata nel 1918, ha vissuto le due guerre mondiali, la fame, le emigrazioni, le rinascite. La storia le è passata accanto. Le sue mani, nodose e forti, raccontano un passato in cui ha impastato pane con la farina razionata, cucito vestiti per i figli, accarezzato nipoti e pronipoti, e oggi stringono con gratitudine le mani di chi le è accanto.
I suoi ricordi sono frammenti di un’Italia che non esiste più, ma che vive nei racconti di chi, come lei, ha saputo attraversarla con dignità. All’epoca forse andava a scuola con le scarpe bucate, ma con la testa piena di sogni, sembra dire con un sorriso che sa di malinconia e fierezza. La guerra le ha insegnato a non sprecare nulla, nemmeno una briciola, e la vita le ha insegnato a custodire ciò che conta davvero. Ai giovani ha voluto lasciare un messaggio chiaro, pronunciato con forza e convinzione: “Studiate, studiate, studiate. La testa è l’unica cosa che non vi possono rubare. La scuola vi preparerà alla vita.”
Francesca Giarratana, che da anni documenta storie di vita e longevità, e che si è legata a nonna Rosina, quasi come un familiare, ha voluto esserci per celebrare la sua amica e raccogliere ancora una volta le sue parole. “Rosina è una testimone preziosa del nostro tempo. Ogni suo racconto è una finestra aperta su un mondo che non c’è più, ma che vive attraverso la sua voce,” ha detto commossa, mentre osservava la scena con occhi lucidi.
La casa di Rosina si è riempita di auguri, abbracci, fotografie e sorrisi. Figli, nipoti, pronipoti e amici hanno voluto esserci, portando con sé un pezzetto di gratitudine per una donna che ha saputo essere madre, nonna, guida e memoria. “Mi sento fortunata ad avere intorno tanta gente che mi vuole bene,” ha sussurrato Rosina, stringendo la mano di Francesca con dolcezza. Cinque generazioni oggi festeggeranno con lei.
In un mondo che corre veloce, il compleanno di Rosina è stato un momento di pausa, di riflessione, di bellezza. Un invito a rallentare, ad ascoltare, a imparare da chi ha vissuto davvero. E noi, con occhi lucidi e cuore colmo, raccogliamo le sue parole come un dono. Grazie, nonna Rosina.













