
La Sicilia si conferma la regione italiana con la crescita economica più forte dal periodo pre-Covid a oggi. Secondo i dati elaborati dalla Cgia di Mestre, tra il 2019 e il 2025 il PIL reale dell’isola è aumentato del 10,9%, superando tutte le altre regioni italiane.
Un risultato trainato dai settori delle costruzioni, del turismo e dell’industria, che hanno beneficiato in modo significativo degli effetti del Superbonus, della ZES Unica e del Pnrr.
Subito dopo la Sicilia, nella classifica della crescita regionale, si collocano Lombardia (+9%), Puglia (+8,9%), Abruzzo (+8,1%) e Campania (+7,7%).
A livello macro-area, il Mezzogiorno guida il Paese con una crescita media dell’8,1%, seguito dal Nord-Ovest (+7,2%), dal Nord-Est (+5%) e dal Centro (+3,8%).
Siracusa al top, ma restano forti le disuguaglianze
Sul fronte provinciale, spicca Siracusa, che registra un aumento record del PIL reale del 44,7% nel periodo 2019-2025. Seguono Caltanissetta (+13,5%), Milano (+12,9%), Taranto (+12,6%) e Teramo (+12,1%).
Nonostante la ripresa diffusa, permangono forti divari nella ricchezza pro capite. Nel 2025, il Nord-Ovest registra un PIL per abitante pari a 46.817 euro, mentre nel Mezzogiorno si ferma a 25.637 euro, poco più della metà.
Schifani: “I dati confermano l’efficacia delle nostre politiche”
Soddisfatto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha commentato così i risultati: “I dati diffusi oggi dalla Cgia di Mestre, insieme alle analisi di Bankitalia, Istat, Unioncamere, Svimez e The European House – Ambrosetti, certificano una Sicilia che guida la crescita tra tutte le regioni italiane. Con un +10,9% di PIL rispetto al 2019, un calo del 25% delle ore di cassa integrazione e un disavanzo azzerato, si conferma l’efficacia delle politiche economiche degli ultimi governi regionali di centrodestra.”
Schifani ha sottolineato come l’aumento delle entrate tributarie, la crescita delle imprese e dell’occupazione e un andamento superiore alla media nazionale rappresentino “uno stimolo a proseguire con determinazione su questa strada, perché è il percorso vincente”.













