Il Consiglio comunale, nella seduta del 3 marzo, ha bocciato la proposta di affidare la riscossione coattiva delle entrate comunali all’Agenzia delle Entrate – Riscossione. La votazione si è conclusa con 8 voti contrari, 7 favorevoli e 2 astensioni, delineando una spaccatura netta tra maggioranza e opposizione.
Il sindaco Fabio Roccuzzo aveva presentato l’esternalizzazione come “la soluzione più celere ed efficace, considerata l’oggettiva impossibilità di una gestione interna”. Tuttavia, il dibattito ha evidenziato due posizioni diametralmente opposte.
Da un lato, i consiglieri del centrodestra – tra cui Selenia Tutone, Valentina Messina, Francesco Caristia, Aldo Grimaldi, Antonio Montemagno e Marco Failla – hanno criticato duramente la gestione della proposta. Le loro obiezioni si sono concentrate sull’assenza di una delibera di Giunta e sulla presunta riluttanza dell’Amministrazione ad assumersi la responsabilità politica della scelta. Hanno inoltre manifestato timori per possibili disservizi ai contribuenti e per la perdita del controllo diretto da parte del Comune.
Dall’altro lato, i consiglieri del centrosinistra, con in prima linea Vincenzo Di Stefano e Pia Giardinelli, hanno difeso la necessità dell’esternalizzazione, sottolineando come la carenza di personale comunale rendesse questa scelta inevitabile per garantire equità ed efficienza. Hanno anche precisato che gli importi inferiori ai 1000 euro sarebbero stati esclusi dall’esternalizzazione e che era prevista l’apertura di uno sportello dedicato per migliorare il rapporto con i cittadini.
La discussione in Consiglio è stata alimentata dalla relazione tecnica del dirigente finanziario Pino Erba, di cui PrimaStampa ha preso visione. Il documento ha messo in luce criticità significative nella gestione attuale:
La relazione ha analizzato tre opzioni possibili:
Il Collegio dei Revisori Legali, nel verbale n. 87 del 20 dicembre 2024, ha espresso parere favorevole all’esternalizzazione, evidenziando:
Nonostante i dati allarmanti sulla gestione attuale, l’opposizione ha contestato la scelta dell’Amministrazione. Ivana La Pera (MPA) ha sottolineato che lo stesso ragioniere generale aveva espresso perplessità, sollecitando il Comune a cercare soluzioni alternative.
Aldo Grimaldi (gruppo misto) ha evidenziato su Facebook tre criticità non affrontate:
“Le tasse vanno pagate, ma il sistema deve essere organizzato in modo equo ed efficiente”, ha commentato Grimaldi sui social.
Dopo la bocciatura, il sindaco Roccuzzo ha espresso profondo rammarico: “Il Comune di Caltagirone, come confermato dal Ministero dell’Interno, non ha personale sufficiente per gestire internamente la riscossione coattiva. D’intesa con il Collegio dei revisori, avevamo proposto l’esternalizzazione per incrementare le entrate e ridurre i 35 milioni di euro di debiti ereditati.”
“Trovo inspiegabile la decisione di respingere il provvedimento, che garantiva principi di efficienza ed equità e non avrebbe coinvolto i ruoli sotto i 1000 euro. Inoltre, gli importi dovuti avrebbero potuto beneficiare delle rottamazioni previste dal Governo nazionale”, ha concluso il primo cittadino.
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