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Weekinkiesta – Sicilia tra turismo di massa e sostenibile: verso un equilibrio possibile

 

La Sicilia è un’isola straordinaria, ricca di storia, cultura e paesaggi spettacolari. Dalla Valle de Templi di Agrigento alle città barocche della Val di Noto, dal Monte Etna alle acque cristalline di San Vito Lo Capo, ogni angolo offre scenari unici, e le sue tradizioni culinarie, come arancini, cannoli e granite, sono un simbolo della sua ricca tradizione gastronomica.

Tuttavia, il turismo di massa porta con sé problemi come sovraffollamento, inquinamento e aumento del costo della vita, rischiando di compromettere l’equilibrio dell’isola. Per questo, è fondamentale promuovere un turismo più sostenibile, che rispetti l’ambiente e la cultura locale.

Per contrastare gli effetti negativi del turismo di massa, negli ultimi anni si sta diffondendo un approccio più sostenibile ed esperienziale.

Turismo sostenibile in Sicilia: un viaggio autentico nel rispetto del territorio

Il turismo sostenibile mira a ridurre l’impatto ambientale e sociale, promuovendo la scoperta di borghi meno noti, l’uso di mezzi ecologici come il trekking e il treno, e il sostegno alle piccole realtà locali, come agriturismi e botteghe artigiane. Ecco alcuni esempi:

  • Trekking nelle Madonie o sui Nebrodi – Percorsi immersi nella natura, alla scoperta di paesaggi incontaminati, evitando il sovraffollamento delle località più turistiche.
  • Tour in bicicletta tra le vigne dell’Etna – Esplorare le cantine del vulcano su due ruote, degustando vini locali e sostenendo le aziende vinicole a conduzione familiare.
  • Soggiorni in agriturismi eco-friendly – Dormire in masserie ristrutturate con criteri ecologici, gustando prodotti a chilometro zero e vivendo la quotidianità rurale.
  • Viaggi in treno sulla Ferrovia Circumetnea – Un’esperienza lenta e sostenibile per girare attorno all’Etna, fermandosi nei borghi autentici come Randazzo e Bronte.

Turismo esperienziale: vivi la Sicilia in periodi di bassa stagione

Il turismo esperienziale, invece, permette ai visitatori di vivere la Sicilia in modo autentico, partecipando attivamente alle sue tradizioni. Questo significa imparare a cucinare piatti tipici con una nonna siciliana, prendere parte alla vendemmia o alla raccolta delle olive, esplorare l’Etna con guide locali o scoprire la storia dell’isola attraverso visite nei suoi castelli e siti archeologici. Ecco alcuni esempi:

  • Lavorazione della ceramica a Caltagirone – Si parte dalla modellazione dell’argilla al tornio per dare forma a un oggetto, dopo l’asciugatura viene cotto nel forno a temperature elevate, trasformandosi in una solida creazione pronta per essere decorata, poi verrà smaltato e sottoposto a una seconda cottura per fissare i colori. Alla fine porterai a casa un pezzo unico, fatto con le tue mani.
  • Fare il pane “cunsatu” – Partecipare alla preparazione del tradizionale pane condito con olio, pomodoro, acciughe e origano, seguendo le antiche tecniche locali.
  • Laboratorio di cioccolato a Modica – Imparare dai maestri cioccolatieri a realizzare il famoso cioccolato modicano, lavorato ancora con metodi aztechi.
  • Vendemmia nelle cantine di Mazzarrone – Raccogliere l’uva, pigiarla e degustare il vino in un’atmosfera festosa e conviviale.
  • Esperienza con i pescatori di Marzamemi – Uscire in barca all’alba, assistere alla pesca del tonno o delle alici e cucinare il pescato secondo le ricette locali.
  • Teatro e storia nei castelli normanni – Partecipare a visite teatralizzate nei manieri di Erice o Caccamo, dove attori in costume riportano in vita leggende e personaggi del passato.

Scegliere di vivere la Sicilia attraverso attività locali, come la lavorazione della ceramica, i cammini storici o le degustazioni nelle aziende agricole, significa non solo rispettare l’ambiente e le comunità locali, ma anche portare a casa ricordi più autentici e significativi.

Foto tratta da Etna Sicily Touring

Redazione 2

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