La situazione non solo compromette il decoro urbano, ma solleva anche preoccupazioni legate alla sicurezza e all’igiene. Le erbacce alte, infatti, con l’arrivo della primavera, possono diventare un rifugio per insetti e animali indesiderati, aumentando i rischi per chi frequenta la zona. Inoltre, il degrado della vegetazione ostacola l’accesso agli spazi destinati ai bambini e alle famiglie, rendendo di fatto inutilizzabili le aree gioco e i percorsi pedonali. A questo si aggiunge il rischio che, con l’arrivo delle temperature più calde, l’erba secca possa diventare un pericolo in caso di incendi, come già avvenuto in altre zone trascurate della città in passato.
Durante un recente incontro presso Villa Sturzo, il sindaco di Caltagirone, Fabio Roccuzzo, ha affrontato il tema della manutenzione del verde pubblico, dichiarando che con i 50.000 euro attualmente disponibili non sarà possibile effettuare la scerbatura su tutto il territorio comunale. Ha inoltre sottolineato come il problema della pulizia e del decoro urbano sia aggravato da un sistema di gestione dei rifiuti ormai obsoleto e da un numero insufficiente di netturbini per coprire adeguatamente l’intero comune.
A complicare ulteriormente la situazione, il consiglio comunale ha bocciato in passato la proposta relativa al “Patto di Cooperazione”, un’iniziativa che mirava al coinvolgimento attivo dei cittadini nella manutenzione volontaria di alcune aree pubbliche. Questa misura avrebbe potuto contribuire al miglioramento del decoro urbano, ma senza il suo supporto l’amministrazione deve fare i conti con fondi limitati.
Dai documenti ufficiali emerge che il Comune ha recentemente avviato una procedura sul MEPA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione) per affidare il servizio di scerbatura a una ditta esterna. L’importo stanziato per questo intervento ammonta a circa 42.486,80 euro IVA inclusa, una somma che potrebbe non essere sufficiente a coprire l’intero territorio urbano. Inoltre, viene ribadito che il servizio verde pubblico ha un numero ridotto di personale già impegnato in altri interventi urgenti, rendendo necessaria l’esternalizzazione del servizio.
Di fronte a questa situazione, i cittadini si interrogano su quali possano essere le soluzioni concrete e tempestive per restituire al quartiere spazi decorosi e sicuri. L’auspicio è che le istituzioni possano trovare al più presto risorse aggiuntive per garantire una manutenzione più efficace delle aree verdi e dei servizi pubblici essenziali.
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