Attualità

Palermo: collettivo espone striscioni a favore del siciliano

Ieri mattina il collettivo Faidda, presso uno dei campus di UniPA, ha esposto degli striscioni provocatori a difesa della lingua siciliana.

Si parri talianu sì scafazzatu“, “U talianu è dialettu dû sicilianu“, “Nun parrari talianu, parra pulitu“: non siamo in un’ucronia o in un mondo alternativo, ma è la provocazione compiuta ieri mattina da Faidda (nome che in italiano significa favilla), collettivo palermitano indipendentista, che mira a sensibilizzare sulla questione linguistica siciliana, che vede la lingua di Buttitta e Balistreri subalterna all’italiano, avvenuta nei pressi del campus universitario di viale delle Scienze dell’Università di Palermo.

In una nota condivisa dal portale Trinacria.info, il collettivo ha voluto operare «un’azione comunicativa, ironica e provocatoria, che attribuisce all’italiano tutti i luoghi comuni solitamente associati al siciliano, giocando sul ribaltamento degli stereotipi e della narrazione, spesso denigrante, nei confronti della lingua siciliana».

Sempre nella nota, si è posto accento sul fatto che ad oggi il siciliano, in quanto codice linguistico, è riconosciuto solo dall’UNESCO (in quanto lingua vulnerabile e riconoscendo la status di bilingue ai siciliani) e che al momento è privo di ufficialità e tutela da parte di qualsivoglia istituzione – e anzi relegata a dialetto, a gergo rozzo e associata a contesti poco edificanti, come quello mafioso -, salvo i rari casi di riconoscimento patrimoniale adottato da alcuni comuni dell’isola, come Caltagirone e Grammichele  per il nostro territorio.

Anthony Graziano, uno dei promotori dell’iniziativa, ha voluto affermare che «è tempo di abbattere i pregiudizi e di riconoscere il siciliano per ciò che è: un tesoro linguistico da preservare, utilizzare e tramandare con fierezza» e che «la promozione del siciliano nelle scuole, nei media e nelle istituzioni non è un capriccio nostalgico, ma un atto di giustizia storica, culturale e contemporanea»: ha aggiunto che «attraverso il riconoscimento ufficiale del siciliano, si potrà finalmente restituire dignità alla nostra lingua madre, affermando che il bilinguismo è una risorsa preziosa, che porta vantaggi psicologici, culturali e accademici reali».

Tra marzo e aprile eventi per la tutela e il riconoscimento

Sempre riprendendo la nota di Trinacria.info, giorno 30 marzo ci sarà una manifestazione per chiedere il riconoscimento della lingua siciliana da parte della Regione, che avrà un concentramento al Teatro Massimo per le 10:30, seguita poi da esibizioni di artisti locali a piazza Bologni.

Infine, nel periodo tra la fine di questo mese e l’inizio del prossimo – quindi dal 31 marzo al 7 aprile – ci sarà La simana dû sicilianu, ovvero si dedicherà la settimana alla valorizzazione, alla promozione e alla tutela della lingua siciliana, che vedrà coinvolta, oltre al portale Trinacria, anche Cademia Siciliana.

(Fonte immagine: Trinacria.info)

Giuseppe Di Gregorio

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