Fonte ANSA
La vicenda dei ritardi nei referti dell’Asp di Trapani è emersa in seguito al caso dell’insegnante di Mazara del Vallo, Maria Cristina Gallo, 56 anni, che ha dovuto attendere 8 mesi l’esito dell’esame istologico disposto dopo l’asportazione di una neoformazione all’utero.
Il referto, sollecitato più volte anche per vie legali e arrivato con incredibile ritardo, ha diagnosticato alla donna un tumore al quarto stadio che, nel frattempo, ha prodotto metastasi. Sulla vicenda anche la Procura di Marsala ha aperto un’inchiesta. Nei giorni scorsi, i PM, coordinati dal procuratore Fernando Asaro, hanno acquisito le cartelle cliniche all’ospedale di Mazara hanno acquisito le cartelle cliniche dell’ospedale di Mazara, dove la donna era stata operata nel dicembre 2023. Scopo dell’indagine accertare l’eventuale nesso di causalità tra il ritardo e l’aggravamento della malattia.
“Non voglio giustizia ma voglio praticare la giustizia per il futuro. Oramai il male è stato compiuto la mia battaglia non è né rancore e né rabbia ma è solo per cambiare le cose”, ha detto l’insegnante che ora si sta sottoponendo alla chemioterapia all’Istituto nazionale tumori di Milano.
Il caso ha rivelato un problema ben più ampio: il gravissimo ritardo nella consegna di 3.308 referti istologici all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. Centinaia di pazienti hanno atteso mesi per conoscere i risultati di esami fondamentali per la diagnosi di tumori e altre patologie, con pesanti ripercussioni sulla tempestività delle cure. La vicenda, scoppiata nel 2024, ha suscitato forte allarme tra i pazienti e le loro famiglie. Di conseguenza, la Procura ha avviato un’indagine per accertare le responsabilità, mentre l’ASP di Trapani ha promesso interventi per risolvere il problema.
Il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, ha definito l’accaduto “un fatto gravissimo” e ha chiesto chiarimenti immediati all’ASP. Ha inoltre annunciato l’invio di ispettori regionali per verificare le cause del disservizio e accertare eventuali responsabilità. Secondo quanto emerso, oltre alla carenza di personale, ci sarebbero stati gravi problemi organizzativi e gestionali all’interno dell’ASP di Trapani, che non ha adottato per tempo misure adeguate per affrontare l’emergenza.
Dopo l’intervento delle autorità e l’attenzione mediatica sul caso, l’ASP ha accelerato le procedure per smaltire l’arretrato. Tuttavia, l’attenzione resta alta sulle cause che hanno portato a questa situazione e sulle misure necessarie per evitare che simili ritardi si ripetano in futuro.
Fonte ANSA
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