Evento centrale della giornata sarà l’accensione della Scala Illuminata, alle ore 21, in un’edizione straordinaria ideata da Navanzino. Al centro dell’opera, un grande papavero simbolo della Resistenza, che si sviluppa lungo i gradini e 25 aprile viene scritto come due foglie che si accompagnano, una a destra e una a sinistra. Le date “1945-2025” formano lo skyline della città, mentre sette papaveri simboleggiano i fratelli Cervi. Tre colombe tricolore e cinque blu rappresentano la pace italiana ed internazionale.
“Un disegno simbolico e potente – ha spiegato Navanzino – che vuole ricordarci quanto la Resistenza sia ancora oggi una responsabilità attuale. La libertà è un bene da difendere, ogni giorno.”
L’allestimento tecnico della luminaria è stato affidato a Mario Russo e figlie, storici artigiani della luce.
Le celebrazioni inizieranno alle ore 11 con il tradizionale corteo al Monumento ai Caduti in via Roma. Alle 12, nell’atrio del Municipio, sarà inaugurata la mostra “Il Cortile dei Resistenti”, che raccoglie biografie di partigiani e antifascisti calatini insieme a opere artistiche realizzate da artisti amici dell’ANPI. La mostra resterà visitabile fino al 6 maggio.
A partire dalle 19, in piazza Municipio, spazio alla musica dal vivo con il gruppo “I Sunaturi”, accompagnata da proiezioni, immagini e interventi pubblici. Sempre in serata, verrà inaugurato il nuovo Museo della Luminaria nella suggestiva cornice della Corte Capitaniale, realizzato dall’associazione Genius Loci in collaborazione con il Comune di Caltagirone.
“Caltagirone – ha dichiarato il sindaco Roccuzzo – celebrerà il 25 aprile con un’iniziativa unica nel suo genere, che unisce arte, memoria e comunità. La Scala si accenderà per ricordare chi ha combattuto per la libertà, e per riaffermare oggi i valori dell’antifascismo e della democrazia.”
Claudio Lo Monaco ha sottolineato l’identità antifascista della città:
“Caltagirone, città di Rosario Pitrelli e della tradizione sturziana, rende omaggio alla Liberazione con la sua espressione artistica più forte: la luminaria.”
Giuliana Buzzone, presidente dell’ANPI, ha ricordato il contributo dei caltagironesi alla lotta resistenziale:
“Oltre 70 partigiani riconosciuti, più di 200 internati militari, decine di perseguitati politici. Questa luminaria è un tributo alla loro memoria, alla nostra storia e al futuro dei nostri giovani.”
Tra i nomi ricordati: Rosario Pitrelli, caduto alle Fosse Ardeatine; Angelo Aliotta, comandante della Brigata Garibaldi; Giuseppe Cannata e Giuseppe Failla, decorati al valore militare; Giovanni Landolina, deportato a Mauthausen; Giuseppe Cataldo, Giuseppe Vella e Gaetano Lo Bianco, vittime del nazifascismo.
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