Tra il 2010 e il 2023, il tasso di mortalità stradale in Sicilia è stato costantemente superiore alla media nazionale. Nel 2023, l’incidenza delle vittime di incidenti stradali in Sicilia ha superato quella nazionale, con 10.830 incidenti registrati, 241 morti e 15.855 feriti. Questi numeri segnano un aumento significativo rispetto all’anno precedente: +3,7% per gli incidenti, +4,3% per i feriti e +6,6% per le vittime (Dati ISTAT). Questo trend negativo è particolarmente evidente nelle singole province siciliane, con gravi criticità lungo le principali arterie stradali, come la SS115, la SS113 e la SS114.
Le problematiche infrastrutturali in Sicilia sono particolarmente evidenti sulle strade principali, dove i tassi di mortalità e la gravità degli incidenti sono molto elevati. Le strade più pericolose includono la SS626 e la SS385, che registrano un numero maggiore di incidenti gravi. La provincia di Catania è una delle più colpite, infatti occupa il terzo posto a livello nazionale per tasso di mortalità stradale.
Le condizioni delle autostrade siciliane sono disastrose. Il manto stradale è in pessime condizioni, con buche, rattoppi e solchi che mettono a serio rischio la vita degli automobilisti. Inoltre, molte gallerie sono mal illuminate e non rispettano gli standard di sicurezza. Le deviazioni per cantieri e i tratti a una sola corsia aumentano ulteriormente i pericoli. In particolare, l’autostrada A20 Messina-Palermo versa in condizioni critiche: 170 chilometri senza aree di servizio, 71 gallerie mal illuminate e senza corsie d’emergenza, e un fondo stradale gravemente danneggiato. Anche le autostrade A18 Messina-Catania e A19 Palermo-Catania sono in condizioni critiche, caratterizzate da traffico intenso e infrastrutture inadeguate. Nonostante le ispezioni ministeriali e le richieste di Federconsumatori di ridurre i pedaggi, i viaggiatori continuano a pagare 10,30 euro per un servizio che non rispetta minimamente gli standard di sicurezza. La vera necessità è quella di investire nel rifacimento di strade e autostrade siciliane per migliorarne la sicurezza e l’efficienza.
Nel 2023, il costo sociale degli incidenti stradali in Sicilia è stato stimato in oltre 1,28 miliardi di euro, pari al 7,3% del totale nazionale, con un valore di 268 euro pro capite. Questo dato evidenzia l’enorme impatto economico che l’incidentalità stradale ha sulla regione. Nonostante i miglioramenti registrati, come una riduzione del 13,6% delle vittime rispetto al 2010, l’indice di mortalità è aumentato leggermente, passando da 2,0 a 2,2 decessi ogni 100 incidenti. A livello nazionale, invece, questo indice è diminuito da 1,9 a 1,8. Inoltre, la Sicilia continua a registrare valori superiori alla media nazionale per quanto riguarda gli utenti vulnerabili (bambini, giovani, anziani, pedoni e utenti di veicoli a due ruote), che rappresentano il 51% delle vittime, rispetto al 47,6% a livello nazionale.
Nonostante alcuni miglioramenti, l’incidentalità stradale in Sicilia rimane elevata e la regione continua ad affrontare sfide considerevoli per raggiungere gli obiettivi di sicurezza stradale fissati a livello europeo. Le problematiche infrastrutturali, i tassi di mortalità più alti e il costo sociale degli incidenti evidenziano la necessità di interventi urgenti per migliorare la sicurezza stradale. Investire in infrastrutture moderne e sicure è fondamentale per ridurre gli incidenti, i decessi e l’enorme impatto economico che continua a danneggiare la regione.
Dopo il grande successo riscosso al 42° Torino Film Festival, arriva anche a Caltagirone “L’amore…
"Un tappeto floreale che incanta: fino al 1° giugno, la Scala infiorata è protagonista a…
Oltre 800 studenti hanno partecipato alla Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul…
Idee, strategie e iniziative per rigenerare e valorizzare, anche attraverso la ricerca e l'ospitalità diffusa,…
Abbiamo incontrato Debora Ciaccio, Assessore alla Cultura del Comune di Santa Margherita di Belìce, per…
La giornata di oggi porta con sé energie contrastanti ma stimolanti. Alcuni segni saranno…