CALTAGIRONE – La tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio della Città metropolitana di Catania si chiude con un dato importante per il territorio: Caltagirone conquista, con molta probabilità, cinque seggi. Un risultato che premia l’impegno di una classe politica radicata e attiva, capace di rappresentare anime diverse e di rafforzare il peso del Calatino nella futura gestione dell’ente.
Nel nuovo consiglio, molto probabilmente, siederanno Francesco Alparone (Grande Sicilia), Giuseppa “Pia” Giardinelli (Partito Democratico), Gesualdo Grimaldi (Fratelli d’Italia), Sergio Gruttadauria (Lega) e Antonio Montemagno (Forza Italia). Una presenza trasversale che conferma quanto Caltagirone sappia farsi valere anche in un contesto elettorale di secondo livello, dove a votare sono sindaci e consiglieri comunali.
A sottolineare il valore politico di questa rappresentanza è anche Aldo Grimaldi, esponente di Fratelli d’Italia, tra i primi a commentare a caldo il nuovo assetto:
“Ovviamente l’impegno è quello di ricostruire un ente che per anni è stato un punto di riferimento, soprattutto per Caltagirone. La nostra città è geograficamente lontana da Catania, che essendo un centro molto importante assorbe su di sé attenzione e risorse. Il fatto di avere una rappresentanza forte nel consiglio metropolitano non potrà che dare maggiore lustro alla nostra città, che in questo momento – lo dico con sincerità – sta soffrendo più di tante altre realtà”.
Grimaldi ha ribadito l’importanza del lavoro di squadra tra gli eletti del Calatino, sottolineando che si tratta di una rara occasione per far pesare la voce del territorio anche nelle scelte più strategiche.
Critico il giudizio del sindaco metropolitano Enrico Trantino sul sistema delle elezioni di secondo livello. Intervenuto su Rei Tv, ha definito il modello attuale “un vulnus per la democrazia”, spiegando che l’assenza di voto popolare rende difficile rispondere efficacemente alle esigenze del territorio. Trantino ha anche ammesso la difficoltà nel gestire contemporaneamente Comune di Catania e Città metropolitana, e si è detto fiducioso che la presenza dei nuovi consiglieri delegati possa rendere l’ente più operativo.
Nel complesso, Fratelli d’Italia risulta la prima forza, ma anche Forza Italia esprime soddisfazione per i risultati. Il segretario provinciale Marco Falcone ha parlato di “classe dirigente solida e credibile”, elogiando il lavoro svolto sul territorio. Tra i consiglieri azzurri eletti figura anche Antonio Montemagno, riferimento politico proprio di Caltagirone.
Mai come in questa occasione, Caltagirone si trova ben rappresentata all’interno del nuovo Consiglio metropolitano. Un risultato che può e deve tradursi in un protagonismo vero nelle scelte legate alle infrastrutture, ai servizi, alla mobilità e alla distribuzione delle risorse. La distanza geografica da Catania è un dato oggettivo, ma oggi il Calatino ha più strumenti politici per accorciare quella distanza decisionale che, per anni, ha penalizzato il territorio.
Il consiglio si riunirà presto per l’assegnazione delle deleghe e l’avvio operativo dei lavori.
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