Un totale di 2.110 piante – tra evonimi, tageti, gerani e margherite – disposte con maestria lungo i gradini compongono un disegno suggestivo, ideato dal maestro Giuseppe Ales. L’opera floreale raffigura, nella parte bassa, rose rosse; al centro, la data 1225–2025 e il numero 800, in riferimento all’anniversario dell’icona; in alto, il monogramma mariano sormontato da una corona. A incorniciare il tutto, spighe di grano intrecciate richiamano il titolo popolare di “Madonna del Pane”.
«Quest’anno – ha spiegato in conferenza stampa don Francesco Di Stefano, – celebriamo un evento che segna profondamente l’identità spirituale della nostra comunità. L’icona della Madonna di Conadomini, giunta da Lucca nel 1225 per volontà della famiglia Campochiaro, ha rappresentato da allora un faro di devozione. Le celebrazioni inizieranno il 30 aprile con il Pellegrinaggio Giubilare del Primo Vicariato, momento di preghiera collettiva e memoria viva».
Anche l’assessore ai Beni culturali, Claudio Lo Monaco, ha voluto sottolineare il valore dell’iniziativa:
«La Scala Infiorata è molto più di una manifestazione turistica: è l’espressione visiva della profonda identità mariana di Caltagirone. Per questa edizione – ha aggiunto – istituiamo il “Protocollo Ales”, che riconosce le peculiarità artistiche della trama floreale, così come già avvenuto per la Scala Illuminata con il “Protocollo Montalto”».
Visibilmente emozionato, il maestro Giuseppe Ales ha commentato:
«È un onore per me contribuire con il mio disegno a un evento tanto sentito. Ringrazio il sindaco Roccuzzo, l’assessore Lo Monaco e don Francesco Di Stefano per la fiducia».
Il sindaco Fabio Roccuzzo ha ricordato come «la Scala Infiorata impreziosisca uno dei monumenti simbolo della nostra città. È un momento che unisce bellezza, fede e comunità. Un ringraziamento va a tutti coloro che, con dedizione, hanno reso possibile questo straordinario allestimento: dai giardinieri comunali ai tecnici e agli uffici dell’amministrazione».
Il 2024 rappresenta un anno speciale per Caltagirone, caratterizzato da un doppio Giubileo: quello della Speranza, indetto per il 2025, e quello cittadino per l’ottavo centenario dell’arrivo dell’icona mariana. A segnare l’inizio delle celebrazioni sarà il pellegrinaggio del 30 aprile, con soste simboliche presso la Scala Infiorata e una solenne Eucaristia presieduta dal Vescovo.
Nel ricordare anche le tappe storiche della devozione – la proclamazione della Madonna di Conadomini a patrona nel 1644 e la sua incoronazione come Regina celeste nel 1913 da parte dei fratelli Sturzo – l’infiorata si configura come un ponte tra passato e presente, tra arte e fede.
La Scala Infiorata 2025 non è solo uno spettacolo visivo: è un atto di devozione popolare, un tributo alla storia religiosa di Caltagirone e un richiamo al senso profondo di appartenenza della comunità. Un evento che, nel linguaggio dei fiori, racconta otto secoli di fede e bellezza.
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