Il tema dello spopolamento del territorio Calatino, sollevato da Prima Stampa nel dicembre scorso, ha acceso il dibattito politico locale, coinvolgendo figure istituzionali di primo piano.
Tra i primi a reagire, Monsignor Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, che ha inviato una lettera al Presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella, per sollecitare interventi a tutela del territorio.
“Le aree interne devono essere oggetto di interventi straordinari”, ha scritto il Vescovo.
Subito dopo, diversi sindaci e amministratori locali hanno aderito all’iniziativa, primo fra tutti Fabio Roccuzzo, sindaco di Caltagirone, insieme ad altre figure del comprensorio e ad associazioni territoriali.
Purtroppo, come spesso accade, alcuni politici opportunisti vedono nelle emergenze locali un’occasione per intercettare finanziamenti senza reale impatto sul territorio.
“A dicembre abbiamo affrontato il tema dello spopolamento nel Calatino”
— Salvatore Zammuto, editore di Prima Stampa
Zammuto ha sottolineato come il fenomeno, inizialmente limitato ai piccoli centri come Mirabella Imbaccari, si sia esteso anche a Caltagirone. La popolazione della città, rimasta stabile per anni, sta ora diminuendo.
Secondo l’editore, il trend si può invertire solo con interventi economici e un serio rilancio del territorio.
Il 5 marzo, il Vescovo di Caltagirone ha formalmente scritto al Governo nazionale e regionale, indirizzando la sua lettera a:
Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni
Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani
Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
“Negli ultimi 10 anni il Calatino ha perso circa 10.000 abitanti, con un rapporto nascite/decessi di 1 a 3.”
Nella lettera si invoca:
Interventi urgenti contro lo spopolamento
Incentivi per le imprese e defiscalizzazioni
Potenziamento delle infrastrutture e dei collegamenti
Politiche attive per lavoro e formazione dei giovani
“Le risorse del PNRR non bastano: serve una visione di lungo periodo.”
Il sindaco di Caltagirone, Fabio Roccuzzo, ha dato pieno appoggio all’appello, definendo Monsignor Peri “un pastore responsabile e sensibile”.
Ha espresso preoccupazione per l’aumento della precarietà sociale, chiedendo:
Defiscalizzazione per aiutare le imprese
Interventi pubblici per infrastrutture e trasporti
Un piano strategico complessivo per le aree interne
A seguito dell’appello, è stata redatta una mozione consiliare da proporre ai 15 comuni del Calatino Sud-Simeto.
Alla riunione sulla mozione hanno partecipato:
Consiglieri comunali di Caltagirone, San Michele di Ganzaria, Mineo, San Cono, Mirabella Imbaccari
Il sindaco di Vizzini
Rappresentanti del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) e dell’associazione Nun Si Parti
Paolo Ragusa, capogruppo di Patto per Mineo e dirigente nazionale MCL, è stato tra i promotori:
“Vogliamo trasformare l’appello del Vescovo in un’azione istituzionale concreta.”
Ha ribadito l’importanza di:
Una strategia condivisa
Un modello di sviluppo equo e solidale
Il coinvolgimento di amministratori, cittadini e associazioni
L’iniziativa rappresenta un primo passo, ma resta fondamentale che Governo e Regione rispondano con misure concrete.
“La speranza è che non siano le solite risorse ‘a perdere’, affidate ai soliti noti.”
Solo con progetti trasparenti e persone credibili, si può sperare in un vero rilancio del Calatino.
Il rischio, altrimenti, è che l’appello cada nel vuoto, mentre la Sicilia interna continua a svuotarsi.
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