Intervista esclusiva per Prima Stampa al Prof. Vigneri sul sistema scolastico
1. Come descriverebbe lo stato attuale della scuola italiana?
È un sistema dicotomico: ricco di potenzialità teoriche, ma spesso inefficace nella pratica. Funzionano bene gli organi collegiali, che garantiscono coordinamento e partecipazione, pur tra molte difficoltà burocratiche.
2. Quali sono le principali criticità?
Il reclutamento dei docenti è troppo semplice e poco selettivo, spesso legato solo a corsi online a pagamento. Inoltre, c’è un uso eccessivo di metodologie “innovative” a scapito delle basi didattiche tradizionali, ancora oggi fondamentali.
3. Come preparare meglio gli studenti al lavoro o all’università?
Potenziare l’orientamento e creare un dialogo continuo tra scuole, università e mondo del lavoro, con progetti concreti e coerenti con le esigenze attuali.
4. Quanto è importante l’aggiornamento dei docenti?È fondamentale, ma deve essere sostenuto dallo Stato. Oggi è spesso a carico degli insegnanti, soprattutto per i precari, senza reali agevolazioni.
5. Se potesse cambiare una sola cosa nella scuola?Cambierei la considerazione dello Stato verso la scuola: servono investimenti veri e il riconoscimento della dignità professionale dei docenti, oggi mortificata da precariato e stipendi bassi.
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