Mineo

Mineo, riapre la cripta di Santa Agrippina: un luogo di culto, storia e identità ritrovata

Inaugurato il nuovo percorso didascalico nella cripta della patrona: tra storia, culto e riscoperta di un luogo simbolo della comunità.

Il 20 giugno a Mineo si è tenuta la conferenza “Memoria Agrippinae Martyris”, dedicata alla figura di Santa Agrippina e al culto delle sue reliquie. L’evento ha accompagnato l’inaugurazione del nuovo percorso nella cripta della santa, luogo simbolico per la città. Gli interventi degli esperti hanno esplorato il culto dei martiri, le fonti agiografiche e le testimonianze archeologiche. È emersa l’ipotesi che le reliquie siano arrivate a Mineo in epoca bizantina, anche se mancano prove materiali certe. Tuttavia, la tradizione e la struttura della cripta confermano l’importanza storica e religiosa del culto di Santa Agrippina nel territorio.

La Cripta: un luogo di memoria e di fede

Il vasto ambiente ipogeo della cripta, che si estende sotto il livello pavimentale della chiesa di Santa Agrippina, come testimonia uno scalone monumentale in stile gotico-catalano, nel corso dei secoli è stato sempre frequentato dai fedeli al fine di estrarvi la “creta”, cioè il terriccio ritenuto miracoloso per il contatto con le reliquie della martire Agrippina, ancora oggi richiesto e utilizzato come rimedio taumaturgico contro le tempeste, le malattie e le calamità naturali.

A partire da lunedì 23 giugno, festa del dies natalis di Santa Agrippina, la cripta sarà aperta al pubblico per le visite e la preghiera personale (da effettuare a richiesta o in occasione di eventi dedicati). L’evento rientra nel ricco calendario di eventi che, dopo la riapertura al culto della chiesa di Santa Agrippina, avvenuta il 17 maggio scorso, è stato messo in cantiere dalla Parrocchia e dal Circolo di Santa Agrippina per valorizzare il ricco patrimonio architettonico, artistico e archivistico della Chiesa Collegiata. Fra questi, in calendario per il prossimo 18 luglio, la conferenza dal titolo: I colori ritrovati di Sebastiano Monaco a Mineo. Il recente restauro del ciclo pittorico di Sant’Agrippina tra recupero visivo e rilettura storica.

Redazione 2

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