Confermato un caso di West Nile Virus (Wnv) in un cavallo ospitato
presso un allevamento equino nel Catanese. L’individuazione tempestiva è stata
possibile grazie al costante monitoraggio svolto dai servizi del Dipartimento di
Prevenzione Veterinaria dell’Asp di Catania nell’ambito del Piano Nazionale di
prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (Pna) 2020–2025.
A seguito della segnalazione di sintomi clinici compatibili con l’infezione, sono stati
effettuati i prelievi necessari. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia ha
confermato ieri la positività al West Nile Virus. Al momento, l’animale non presenta
ulteriori complicanze.
In conformità ai protocolli sanitari, sono state già inviate ai Comuni le indicazioni
operative per rafforzare la sorveglianza entomologica e attuare le misure di
contenimento per le zanzare unico vettore responsabile della trasmissione della malattia
negli equini e nell’uomo.
«La rete di monitoraggio veterinario e la collaborazione degli allevatori e dei veterinari
liberi professionisti si sono rivelate fondamentali per garantire un intervento rapido ed
efficace – dichiara il direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria, Emanuele
Farruggia -. È essenziale mantenere alta la vigilanza durante i mesi estivi, periodo in
cui la circolazione del virus è più intensa, e rafforzare la cooperazione fra le Istituzioni».
Sono state, inoltre, attivate, dall’Uoc Sanità Animale diretta da Francesco La Mancusa,
tutte le misure previste dal Pna, che includono la notifica del caso nel Sistema
Informativo Siman, l’avvio della sorveglianza clinica negli allevamenti di equidi
nell’area circostante, il potenziamento della sorveglianza entomologica e la
comunicazione formale alle autorità sanitarie regionali e locali, ciascuna per i propri
adempimenti.
«Oltre alle misure già attivate – aggiunge La Mancusa – è importante chiarire che,
sebbene cavalli e uomini possano contrarre l’infezione da West Nile Virus, non sono in
grado di trasmetterla ad altri: entrambi sono considerati ospiti a fondo cieco e non
partecipano alla catena epidemiologica. Si precisa inoltre che non vi è alcun rischio per
la sicurezza alimentare legato al consumo di prodotti di origine animale. Resta
fondamentale il ruolo attivo della cittadinanza nella prevenzione: anche semplici
accorgimenti individuali, come eliminare i ristagni d’acqua o proteggersi dalle punture
di zanzara, possono contribuire concretamente a contenere la diffusione del virus».
Le strutture del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria continueranno a monitorare
con attenzione l’evoluzione epidemiologica e a fornire aggiornamenti puntuali. Ulteriori
attività di sorveglianza sono già state programmate a partire da questa mattina.
Il West Nile Virus (Wnv) si trasmette principalmente tramite la puntura di zanzare
infette, in particolare della specie Culex pipiens. La trasmissione avviene
esclusivamente tramite la puntura della zanzara vettore e non per contatto diretto tra
persone o per via aerea.
Per ulteriori informazioni sul West Nile Virus e per ricevere indicazioni utili sulla
protezione dalle punture di zanzara, si invita a consultare il sito ufficiale aspct.it, dove
sono disponibili opuscoli informativi rivolti alla cittadinanza, accessibili dalla pagina
del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria, nella sezione dedicata all’UOC Sanità
Animale.
In ricordo della Signora Rosa: un’anima gentile che ha lasciato un segno indelebile La redazione…
MIRABELLA IMBACCARI – Tragedia sulla Strada Provinciale 37/I nel pomeriggio di oggi, dove un uomo…
Caltagirone celebra la ceramica: inaugurata la mostra “Divo Jacobo Majori Apostolo dicatum” a Palazzo Libertini…
L’associazione pacifista SCI (Servizio Civile Internazionale), in collaborazione con l’Anpi e ArteViva e il patrocinio…
Il “Gazebo d’Oro” accende Caltagirone: premiate le eccellenze siciliane tra cultura, arte e memoria. In una…
Abbiamo intervistato in esclusiva per Prima Stampa Laura Provenza, presidente di Azione Universitaria di Palermo,…