Si concretizza il trasferimento temporaneo del Museo regionale della Ceramica di Caltagirone a Palazzo Libertini di San Marco, nei locali messi a disposizione dal Comune dopo la sopraggiunta inagibilità di quelli all’interno del Giardino pubblico, che lo ospitavano sino a fine marzo e in attesa che il Museo stesso trovi la sua definitiva allocazione nella nuova sede di Sant’Agostino (immobile in corso di ristrutturazione a cura della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Catania).
Palazzo Libertini di San Marco accoglierà dalle 18,30 di giovedì 7 agosto il primo allestimento temporaneo realizzato all’esterno dello storico Museo regionale della Ceramica di Caltagirone. Un protocollo d’intesa stipulato tra la Regione Siciliana – Parco archeologico delle Aci, a cui spetta la gestione del Museo regionale, e il Comune di Caltagirone, proprietario del Palazzo Libertini, permette, infatti, il trasferimento temporaneo dell’ingente patrimonio di arte ceramica sinora ospitato al Museo.
L’esposizione temporanea, dal titolo “Divo Jacobo Majori Apostolo dicatum”, frutto dell’ impegno del direttore del Parco archeologico e paesaggistico di Catania e Valle dell’Aci, Giuseppe D’Urso, e del personale del Museo regionale della Ceramica di Caltagirone, propone un racconto tra arte e fede in nome di San Giacomo. Da millenni a Caltagirone sono stati costruiti, per gli edifici sacri e laici, manufatti d’uso per migliorare e restituire decoro al quotidiano, alle celebrazioni ed ai riti. Questi manufatti riacquistano il loro ruolo da protagonisti nella mostra. In continuità con l’ esposizione museale del Museo regionale si vuole celebrare e divulgare il legame imprescindibile tra sacro e laico, un patto che la Festa di San Giacomo rende esplicito attraverso le celebrazioni in cui liturgie religiose e rituali laici sono strettamente connessi, si tratta di un accordo ed un impegno che si rinnova dal 1518, anno di istituzione della Festa di San Giacomo con decreto vicereale, ed è ancora una celebrazione di Comunità riconosciuta come Patrimonio Identitaria – Living Heritage. Il percorso espositivo trova in San Giacomo il protagonista. Pertanto i manufatti devozionali rendono espliciti l’iconografia del Santo e il culto a Lui dedicato, non tralasciando di cogliere le relazioni con altri Santi protettori della Città e con la devozione per la Madonna di Conadomini.
Orari di visita: tutti i giorni ore 9-18, ultimo ingresso ore 17,30. Biglietto 3 euro.
“Diamo seguito agli impegni assunti con l’assessorato regionale ai Beni culturali – dichiara il sindaco Fabio Roccuzzo -, nei cui confronti esprimo forte apprezzamento per avere accolto la nostra proposta di allocare a Palazzo Libertini pezzi molto importanti del Museo, con il preciso, comune obiettivo di dare continuità alla sua attività espositiva e ai suoi positivi risvolti in termini di crescita culturale e turistica della nostra comunità. Ringrazio, per l’indispensabile contributo dato, Giuseppe D’Urso, direttore del Parco, Carmela Cappa, già funzionaria della Soprintendenza, e l’assessore alla Cultura Claudio Lo Monaco”.
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