Calatino

Intervista a Giuseppe Failla, presidente dell’Associazione Produttori Ceramica di Caltagirone.

Presidente Failla, innanzitutto congratulazioni per la nascita dell’associazione.

Qual è stato il motore che ha spinto lei e gli altri produttori a unirvi?

“Grazie. Il motore è stato la necessità, ma anche il desiderio profondo di proteggere la nostra identità. Da anni assistiamo all’uso improprio del nome ‘Caltagirone’ da parte di chi non ha alcun legame con la nostra città. Questo danneggia non solo il mercato, ma anche la credibilità di un’arte che ha radici secolari. L’associazione nasce per dire basta a questa distorsione e per riaffermare con forza il valore autentico della ceramica made in Caltagirone.”

Quali sono gli obiettivi principali che vi siete posti?

“Il primo è ottenere il marchio IGP, che rappresenterebbe una svolta epocale. Significherebbe riconoscere ufficialmente che la ceramica di Caltagirone è legata indissolubilmente al suo territorio, alla sua storia e alle sue tecniche. Poi vogliamo promuovere eventi culturali, collaborare con enti e associazioni, e rendere la ceramica ancora più visibile nella città, anche attraverso installazioni urbane e percorsi turistici.”

Come sarà strutturata l’associazione?

“Abbiamo voluto una struttura democratica e partecipativa. Il consiglio direttivo ne è formato da tutti i soci fondatori, per garantire trasparenza e parità. Io sono stato eletto presidente, Vincenzo Ripullo è il vicepresidente, Gianluca Failla il segretario e Nicola Discolo il tesoriere. Ma ogni decisione importante sarà condivisa. L’associazione è aperta ai titolari di aziende ceramiche attive nel territorio, secondo criteri chiari: vogliamo qualità, serietà e radicamento.”

Qual è il ruolo della ceramica oggi a Caltagirone?

“É il nostro DNA. La ceramica non è solo un prodotto, è tradizione, un simbolo, un ponte tra generazioni ormai tramandato nei secoli. Oggi più che mai dobbiamo difenderla, innovarla e raccontarla. La ceramica può essere un motore economico, turistico e culturale. Ma serve visione, serve rete, serve orgoglio e unione. Ecco perché questa associazione è così importante.”

Un messaggio che vuole lanciare ai cittadini e alle istituzioni?

“Chiedo di sostenerci. Ai cittadini, dico: scegliete ceramica autentica, visitate le botteghe, parlate con gli artigiani per capire sacrificio e lavoro per ogni singolo pezzo he viene realizzato. Alle istituzioni, dico: aiutateci a proteggere un patrimonio che è di tutta la comunità. Caltagirone può essere un modello di rinascita artigianale, ma solo se lavoriamo insieme.”

Grazie presidente, e buon lavoro.

Redazione 1

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