Caltagirone piange Biagio Pace Gravina, custode della memoria e della cultura cittadina
Caltagirone si stringe nel dolore per la scomparsa dell’avvocato Biagio Pace Gravina, figura eminente della vita culturale e civile della città. Ex Presidente della Società Calatina di Storia Patria e Cultura, ha saputo coniugare la sua attività forense con una profonda dedizione alla valorizzazione del patrimonio storico e identitario del territorio.
Discendente di una famiglia nobiliare da sempre radicata nella storia calatina, Biagio Pace si distingueva per il tratto signorile e i modi garbati, incarnando con naturalezza quel senso di appartenenza e responsabilità che lo ha reso punto di riferimento per l’intera comunità. Il sindaco Fabio Roccuzzo, nel suo messaggio di cordoglio, ha voluto ricordarne “la grande sensibilità civica e il forte attaccamento a Caltagirone, espresso attraverso molteplici forme di impegno al servizio della comunità”.
In qualità di editore della Vox, esprimo con profonda commozione il dolore per la perdita di una figura che ha segnato indelebilmente il cammino culturale e umano della nostra città. Ci lascia non solo un valente uomo di cultura, ma un’anima luminosa, capace di dare voce al pensiero, alla bellezza, alla memoria.
Il suo ricordo continuerà a vivere tra le pagine dei libri che ha scritto e nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Che la sua memoria possa essere fonte d’ispirazione per tutti noi.
Oltre alla sua attività professionale e associativa, Biagio Pace lascia un prezioso corpus di opere che testimoniano il suo amore profondo per Caltagirone. Tra queste, spicca Il Senato civico di Caltagirone – Storia, racconto, memoria, edito dalla Vox: un’opera unica nel suo genere, che racconta con rigore e passione le vicende istituzionali e sociali della città attraverso la storia del Senati Civico. Biagio Pace Gravina ha presieduto il comitato scientifico che ha dato vita al volume curato dal fratello Giacomo al quale vanno le mie sentite condoglianze rivolte anche a tutti i parenti. Il volume, ricordiamolo, è stato realizzato insieme ad altri autorevoli autori che oggi, insieme a me lo piangono e lo ricordano con affetto. L’opera rappresenta un tassello fondamentale per la comprensione della storia locale.
I suoi libri, i suoi studi e il suo instancabile lavoro di divulgazione continueranno a parlare alla città che tanto ha amato. Biagio Pace Gravina non è stato soltanto un avvocato o un presidente di associazione: è stato un ponte tra passato e futuro, tra memoria e identità.
La sua voce si spegne, ma il suo pensiero resta inciso nelle pagine che ha scritto e nei cuori di chi lo ha conosciuto.
Salvatore Zammuto, editore
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