
Caltagirone, 8 maggio 2025 – Una tradizione antica che si rinnova grazie alla tecnologia e all’impegno collettivo: è stata presentata oggi, alle ore 11:00 presso il Salone di Rappresentanza del Palazzo Municipale, Luminaja, la sala multimediale dedicata alla celebre Scala Illuminata di Caltagirone. L’inaugurazione ufficiale è prevista alle ore 18:00 presso la sede espositiva della Corte Capitaniale, in via Duomo 13.
Il progetto nasce da un’idea dell’Associazione Genius Loci Caltagirone – La Compagnia del Fare, che ha scelto di preservare e valorizzare in chiave contemporanea un patrimonio immateriale profondamente radicato nell’identità calatina: la Luminaria, la spettacolare accensione artistica della Scala di Santa Maria del Monte durante la festa di San Giacomo.
Un ponte tra passato e futuro
“Luminaja è molto più di un museo – ha dichiarato il presidente dell’associazione, Salvatore Messina – è un’esperienza immersiva che racconta, emoziona e proietta nel futuro una delle tradizioni più affascinanti della nostra città”. Il progetto è stato realizzato nell’ambito del bando TOCC (Transizione Digitale Organismi Culturali e Creativi), promosso dal Ministero della Cultura e da Invitalia, con il patrocinio del Comune di Caltagirone.
Attraverso una riproduzione in scala della monumentale scalinata, dotata di un sistema a LED controllato da un software interattivo, i visitatori potranno esplorare e “accendere” virtualmente i disegni luminosi che, ogni anno, incantano migliaia di persone. A supporto dell’esperienza visiva, un video emozionale ripercorre la storia della Scala e della Luminaria, valorizzando l’arte, la devozione e l’ingegno che da secoli animano questo rito collettivo.
Accanto alla sala multimediale, sono stati allestiti anche una sala didattica e una sala studio, pensate per approfondire il significato storico, antropologico e artistico della festa. “Luminaja è barocca trama di luce e ombra”, ha commentato poeticamente l’assessore all’identità UNESCO del comune di Caltagirone Claudio Lo Monaco, collegando l’iniziativa al più ampio progetto UNESCO “Memorabilia di una festa”, che mira a creare spazi narrativi per le tradizioni immateriali nelle otto città barocche della Val di Noto.
Le origini del progetto
Nel corso della conferenza stampa, Luigi Falcone ha ripercorso le origini dell’idea: “Tutto nacque nel 2022, da un incontro casuale con Paolo Buda. Luigi Belvedere ebbe l’intuizione di valorizzare gli antichi disegni di Padre Benedetto Papale, custoditi al Museo della Ceramica. Giovanni Canfailla li ha digitalizzati, avviando così il percorso di transizione digitale che ha portato alla realizzazione di Luminaja”.
Un ruolo chiave è stato svolto da Gabriele Lena, di IntGeoMod, e al suo team di esperti, che ha ideato e realizzato il sofisticato sistema multimediale: una riproduzione fisica della Scala di Santa Maria del Monte animata da LED controllati digitalmente, in grado di ricreare i disegni artistici delle storiche Luminaria.
Alla presentazione hanno partecipato anche Erika Gulizia di Studioprod, che ha curato la brand identity del progetto, conferendogli un’immagine coerente, moderna e riconoscibile e Francesco Perticone di Graficamente, che ha sviluppato la piattaforma web e il sistema di e-ticketing, rendendo accessibile la visita anche in chiave digitale.
Una comunità che si racconta
Nel suo intervento, il sindaco Fabio Roccuzzo ha ringraziato l’Associazione Genius Loci per l’iniziativa, sottolineando il valore della collaborazione tra cittadini, istituzioni e imprese. “Luminaja – ha detto – incide sulla vita della città. Permetterà a migliaia di persone, anche fuori dai momenti canonici di luglio e agosto, di scoprire la bellezza e la storia della Scala Illuminata. È un passo avanti verso un centro storico inteso come sistema museale diffuso”.
Tra i prossimi obiettivi dell’amministrazione: la nascita del Museo del Territorio, il rinnovamento del Museo del Fercolo, e la trasformazione di Palazzo Libertini in una grande sala espositiva dei pezzi più pregiati del Museo Regionale della Ceramica.
Una rete di sostegno
Il progetto è il frutto di una rete solidale che include numerosi partner locali e nazionali: il Parco Archeologico di Catania e della Valle dell’Aci, il Museo Diocesano, la Fondazione Steve Jobs, Verus, Navanzino Ceramiche, Studioprod e Graficamente, che insieme a Erika Gulizia hanno contribuito allo sviluppo visivo del progetto.
“È un esempio virtuoso di cittadinanza attiva – ha concluso il sindaco – che dimostra come, insieme, si possa costruire bellezza duratura.”