Strade provinciali, meno fondi per la Sicilia: il sindaco di Caltagirone protesta

Tagli del Governo nazionale ai fondi per le Province, il sindaco Fabio Roccuzzo condivide la protesta dell’Anci: “Sicilia penalizzata, ancora di più le sue aree interne come quella di Caltagirone, con la riduzione del 70% delle risorse per le strade provinciali. Servono, invece, interventi che mettano fine ad anni di abbandono.”

“Esprimo grande rammarico e preoccupazione per la decisione del Governo nazionale di ridurre drasticamente i fondi assegnati alla Sicilia per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali all’interno della Legge di Bilancio e del Decreto Milleproroghe”. Lo dichiara il sindaco di Caltagirone, Fabio Roccuzzo, in relazione ai tagli imposti alle Province italiane, con effetti ritenuti particolarmente gravi per la Sicilia.

Roccuzzo: “Riduzione del 70% insostenibile per la Sicilia e le aree interne”

“E’ inaccettabile – continua Roccuzzo che nel biennio 2025/2026 vengano tagliati del 70% i fondi assegnati per le strade provinciali in Sicilia per un importo di 34 milioni di euro. Si tratta di risorse di vitale importanza per i nostri territori, soprattutto per quelli ricompresi nelle aree interne, come Caltagirone, la cui estensione territoriale, superiore ai 300 chilometri quadrati, è attraversata da numerose strade provinciali di fondamentale importanza per i collegamenti tra paesi e per il comparto agricolo e turistico”.

Il primo cittadino di Caltagirone si schiera a fianco di Anci Sicilia, che ha espresso il proprio forte dissenso e sollecitato una marcia indietro: “Condivido la mobilitazione di Anci Sicilia – sottolinea Roccuzzo -, volta a rivendicare il diritto della Sicilia di disporre di risorse adeguate per la manutenzione e la gestione di arterie viarie di straordinaria valenza socio-economica da molti anni abbandonate e prive di cura. E’ invece necessario – conclude il sindaco – definire immediatamente un piano di interventi per rimediare ad anni di inattività, allo scopo di restituire dignità al sistema viario provinciale, rivendicando nei confronti del Governo nazionale maggiore attenzione e rispetto per la Sicilia e per le aree interne in particolare, aree che vivono drammaticamente un grave e pericoloso spopolamento demografico, anche a causa della assenza di collegamenti adeguati ed efficienti”.