
Le istituzioni comunali in campo per sostenere la causa delle 14 imprese insediate presso il Consorzio ex Asi in liquidazione colpite da un provvedimento di sfratto che mette a rischio “100 posti di lavoro, oltre a quelli legati all’indotto.
Mercoledì 18 giugno, a conclusione della seduta straordinaria e urgente richiesta dai consiglieri del centrosinistra per trattare l’ordine del giorno presentato dagli stessi – prima firmataria 𝐆𝐫𝐞𝐭𝐚 𝐁𝐨𝐧𝐚𝐧𝐧𝐨 -, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità – 16 sì su altrettanti consiglieri presenti – il documento così come emendato dopo una conferenza dei capigruppo.
Con l’ordine del giorno in questione si sottolinea che: “Le predette aziende, per le quali, giorno 6 luglio, davanti al Tribunale di Caltagirone, si terranno le udienze di sfratto per morosità, hanno costituito un comitato spontaneo denominato ex art. 79 in quanto la morosità contestata dal Consorzio ex Asi deriva dalla mancata applicazione, da parte del Consorzio stesso, della norma prevista dalla legge regionale 9/2015 e, in particolare, dall’articolo 79, che prevedeva la conversione ex tunc dei contratti di locazione, da parte delle aziende che ne avessero fatto istanza, in contratti di comodato d’uso gratuito. Ma, nonostante, sin dal 2015, le imprese ne abbiano fatto richiesta, il Consorzio ex Asi non ha mai ottemperato a quanto stabilito dalla legge, oggi definitivamente abrogata nella sua precedente formulazione, ma non nei suoi effetti concreti.
Gli imprenditori – prosegue l’Odg – hanno fatto presente, dinanzi all’assessore regionale delle Attività produttive 𝐄𝐝𝐲 𝐓𝐚𝐦𝐚𝐢𝐨, di volere acquistare i capannoni oggetto di contesa, volontà già rappresentata per iscritto per il tramite del proprio legale e con la presentazione di un decalogo di proposte. Per tutta risposta hanno ricevuto la notifica di un atto di sfratto per morosità”. L’Odg impegna il sindaco 𝐅𝐚𝐛𝐢𝐨 𝐑𝐨𝐜𝐜𝐮𝐳𝐳𝐨 a farsi promotore, presso l’assessorato regionale competente, “per l’istituzione, presso l’assessorato regionale delle Attività produttive, di un tavolo tecnico tra Regione, imprese e Amministrazione comunale al fine di giungere a una soluzione condivisa, che consenta alle imprese la prosecuzione delle proprie attività e la salvaguardia di tutti i posti di lavoro. Tutto ciò nel rispetto della normativa vigente”. Infine, propone “una momentanea sospensione dell’avviata procedura a evidenza pubblica di vendita dei capannoni, già notificata alle imprese”, e la previsione, da parte dell’Amministrazione, “di una politica di agevolazioni sui tributi locali per le imprese di Caltagirone, nel rispetto delle prerogative stabilite dalla legge”.
Gli interventi in aula
L’ok unanime all’Odg così come emendato dalla conferenza dei capigruppo è stato preceduto dall’illustrazione del documento da parte della prima firmataria, 𝐆𝐫𝐞𝐭𝐚 𝐁𝐨𝐧𝐚𝐧𝐧𝐨, che ha ribadito come, “in assenza di un intervento della politica, le conseguenze del procedimento in atto sarebbero devastanti e ciò va evitato con un’azione determinata e sinergica”, dall’intervento dell’assessore allo Sviluppo delle risorse territoriali; 𝐏𝐢𝐞𝐫𝐠𝐢𝐨𝐫𝐠𝐢𝐨 𝐂𝐚𝐩𝐩𝐞𝐥𝐥𝐨 “L’Amministrazione ha lavorato in stretta correlazione con il Comitato. Occorre dare certezze a questi imprenditori sulla possibilità di continuare a operare nel nostro territorio”, e da quelli di alcuni consiglieri comunali: 𝐋𝐮𝐜𝐚 𝐃𝐢𝐬𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨, che ha individuato nell’avvenuta perdita di autonomia del Consorzio Asi di Caltagirone “un vulnus per il territorio” e sostenuto “la necessità di operare con pragmatismo e di integrare il documento”; 𝐀𝐥𝐝𝐨 𝐆𝐫𝐢𝐦𝐚𝐥𝐝𝐢, che ha rilevato come si tratti prevalentemente “di una questione tecnica”, proponendo una sospensione “per alcuni emendamenti sull’argomento”; 𝐋𝐮𝐢𝐠𝐢 𝐅𝐚𝐢𝐥𝐥𝐚, che ha auspicato “un’azione collettiva delle diverse istituzioni a vario titolo competenti per un significativo rilancio dell’area industriale calatina”; 𝐒𝐞𝐫𝐠𝐢𝐨 𝐆𝐫𝐮𝐭𝐭𝐚𝐝𝐚𝐮𝐫𝐢𝐚, che ha parlato di “problema che si trascina irrisolto da tanti anni” e sottolineato “il contributo dato dal centrodestra, con gli emendamenti, per migliorare l’Odg”; 𝐅𝐚𝐛𝐢𝐨 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐥𝐚𝐧𝐝𝐢, che ha osservato come dall’assise venga fuori “un messaggio di solidarietà e sostegno”, invitando a diffondere questo grido d’allarme “in tutte le sedi opportune”.