
L’appalto rifiuti del Calatino per il periodo 2025–2033 entra in una fase cruciale: Kalat Ambiente SRR potrebbe affidare entro l’anno un contratto da oltre 115 milioni di euro. La principale novità è l’introduzione di un calendario unico per la raccolta differenziata in tutti i comuni, con frequenze standardizzate per ogni tipo di rifiuto. Questo cambiamento punta a eliminare le disomogeneità, ma comporterà modifiche significative in alcuni centri.
Sono previsti tre nuovi centri di raccolta e innovazioni come il tracciamento dei conferimenti commerciali e la possibilità di bonifiche con rimozione di amianto. L’impianto di selezione a Grammichele, fermo dal 2021 per un incendio, sarà ricostruito e ampliato entro il 2027.
Il disciplinare include interventi minimi per la rimozione dei rifiuti abbandonati, ma il numero previsto (due al mese per comune) è giudicato insufficiente rispetto alla diffusione delle microdiscariche. Anche la frequenza del diserbo stradale solleva dubbi: a Caltagirone, ad esempio, sono previsti solo tre giorni l’anno per 100.000 metri di strade.
Secondo alcuni dati, nel 2023 ogni abitante ha prodotto in media 354 kg di rifiuti, con forti variazioni tra comuni. Questi dati evidenziano l’importanza del nuovo appalto, non solo per migliorare il decoro urbano, ma anche per contenere i costi a carico delle famiglie.
La gara è ancora in fase di valutazione, con diverse aziende partecipanti. Dal punto di vista economico, il nuovo appalto comporta un aumento del costo annuo del servizio, che potrebbe riflettersi sulla TARI. La spesa media per cittadino potrebbe salire da circa 86–89 euro a 110 euro, con un incremento del 25% se non ci saranno ribassi significativi.