20 giugno 2025 – Giornata Mondiale del Rifugiato: a Catania una festa di musica, moda e inclusione

La Giornata Mondiale del Rifugiato, celebrata il 20 giugno, è stata istituita dall’ONU per riconoscere il coraggio di milioni di persone costrette a fuggire da guerre, violenze e persecuzioni.

Secondo il rapporto annuale Global Trends dell’UNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees), alla fine di aprile 2025 122,1 milioni di persone erano costrette a fuggire dalle proprie case, in aumento rispetto ai 120 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Questo incremento avviene in un contesto in cui le risorse per l’assistenza umanitaria sono sempre più scarse, aggravando ulteriormente la crisi.

Catania celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato con un evento in Piazza Dante, a partire dalle 19:30. La serata unisce testimonianze, moda e musica per promuovere inclusione e solidarietà. Si inizia con una sfilata di moda realizzata da Fieri, laboratorio di riuso e inclusione, in collaborazione con Manitese Catania. Seguiranno interventi narrativi come il progetto Tuas del Cope, che punta a cambiare la narrazione sulle migrazioni, e il racconto di padre Mario Sirica sulla “Locanda del Samaritano”. 

Dalle 20:30, spazio alla musica dal vivo con artisti locali e internazionali tra cui Sugamanny, Catania Djembe All-Stars, Doudou Group, Jonis e Habib, Giancarlo Paglialunga e gli Ipercussonici, simbolo della world music siciliana. Una serata all’insegna dell’umanità che unisce, oltre ogni confine.

Solidarietà e diritti: l’impegno per i rifugiati tra campagne, premi e formazione

L’UNHCR ha lanciato la campagna #TorniamoASentire, per invitare all’ascolto e alla solidarietà verso i rifugiati, denunciando l’impatto dei tagli agli aiuti umanitari in Paesi come Sudan, Etiopia, Congo e Ciad. Parallelamente, continua anche la campagna #WithRefugees, che chiede ai governi di garantire istruzione, alloggio e lavoro a chi è costretto a fuggire. Il reinsediamento rimane una delle principali soluzioni. Inoltre, l’UNICRI, in collaborazione con la John Cabot University, promuove formazione e cooperazione internazionale per contrastare la tratta di esseri umani e proteggere i diritti dei migranti.