
Strepitoso successo per “A famigghia difittusa”: Villa Patti gremita e pubblico entusiasta per il teatro amatoriale siciliano
CALTAGIRONE – Una serata memorabile, di quelle che restano nel cuore e nella memoria collettiva. Il 10 settembre, nella splendida cornice di Villa Patti, la compagnia di teatro amatoriale “Show People” ha portato in scena la commedia “A famigghia difittusa”, opera in due atti firmata da Rosanna e Calogero Maurici, con la regia e il libero adattamento di Giusy Aliotta. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, riempiendo ogni angolo disponibile e regalando applausi scroscianti a ogni cambio scena.
L’evento, patrocinato dal Comune di Caltagirone, ha rappresentato molto più di uno spettacolo: è stato un vero e proprio tributo alla cultura popolare siciliana, al dialetto come veicolo di identità e al teatro amatoriale come spazio di condivisione, passione e talento. La commedia ha saputo raccontare con ironia e delicatezza le dinamiche di una famiglia “difettosa”, specchio delle piccole imperfezioni che rendono ogni nucleo umano unico e autentico. Il pubblico ha riso, si è commosso, si è riconosciuto nei personaggi e nelle situazioni, dimostrando quanto il teatro possa ancora parlare alla gente, con la lingua della gente.
Sul palco si sono alternati dieci attori, ciascuno con una presenza scenica coinvolgente e una padronanza del dialetto che ha reso ogni battuta viva e vibrante. Particolarmente apprezzata la partecipazione dei giovanissimi Penelope Fragapane e Damiano Di Pasquale Malvetano, protagonisti di un siparietto introduttivo che ha aperto la serata con freschezza e spontaneità. I due giovani talenti hanno conquistato il pubblico con la loro naturalezza e il loro entusiasmo, dimostrando che il teatro può essere anche scuola di vita e luogo di crescita per le nuove generazioni.
“È stata una serata magica,” ha dichiarato Giusy Aliotta al termine dello spettacolo. “Il pubblico ci ha regalato un’energia incredibile. Vedere Villa Patti così piena, sentire le risate e gli applausi, è la conferma che il teatro amatoriale ha ancora tanto da dire. ‘A famigghia difittusa’ è una commedia che parla di noi, delle nostre imperfezioni, dei nostri affetti. E il fatto che sia stata accolta con tanto calore mi riempie di orgoglio. Vorrei ringraziare, iniziando dal presidente dell’associazione Show People, Nicola Di Maria, uno ad uno, tutta la compagnia. Alessandro Pietra che é sempre stato il mio supporto con tutta la sua famiglia (Cettina, Stefano, Alessandra) tutta compatta e sempre disponibile e necessaria, Mario Ligama, il saggio che trova sempre le parole per tranquillizzarmi, Cettina Castagna che con la sua certosina cura ci stimola a perfezionarci; Grazie a Franca Di Caudo e Salvo Padrenostro che con la loro trentennale o forse più esperienza teatrale ci da noi le dritte giuste e che dire di Daniela Primo, Peppe Failla e Santo Palio, a loro va il mio ringraziamento per il supporto – anche personale – che mi hanno dato in alcuni momenti particolari; e che dire dei giovanissimi Danilo Malvetano e Penelope Fragapane? semplicemente fantastici per la loro capacità di intrattenere il pubblico e adattarsi, anche all’ultimo momento ai miei cambiamenti e, infine, la nostra famiglia si è allargata con due nuovi elementi, Salvatore Zammuto e Francesca Giarratana che hanno impreziosito ulteriormente il gruppo. Infine ringrazio anche mio marito Tony per il supporto che dà nel sostenermi in ogni mio progetto, sono fortunata a stargli accanto.”
La serata è stata condotta magistralmente dalla splendida Molly Narciso, che ha fatto un siparietto con i giovani attori dimostrando le sue ben conosciute e apprezzate doti artistiche.
Il successo della serata non è stato solo artistico, ma anche sociale. L’evento ha dimostrato come il teatro possa essere uno strumento potente di coesione, capace di unire generazioni, di valorizzare il territorio e di dare voce a chi, pur non essendo professionista, ha qualcosa di vero da raccontare. Il dialetto siciliano, lungi dall’essere un semplice ornamento comico, è stato protagonista: ha dato colore, ritmo e profondità ai dialoghi, rendendo la commedia ancora più vicina al vissuto quotidiano del pubblico.
Molti spettatori, al termine dello spettacolo, hanno espresso il desiderio che iniziative come questa si ripetano con maggiore frequenza. “Abbiamo bisogno di momenti come questi,” ha detto una spettatrice. “Il teatro ci fa stare insieme, ci fa ridere, ci fa pensare. E quando è fatto con il cuore, come stasera, è ancora più bello.”
“A famigghia difittusa” ha lasciato il segno. Non solo per la qualità della messa in scena, ma per il messaggio che ha saputo trasmettere: che l’arte, anche quella nata tra amici e appassionati, può essere grande, può emozionare, può costruire ponti tra le persone. E che Caltagirone, con la sua tradizione e la sua voglia di fare cultura, è pronta ad accoglierla a braccia aperte.