
14 aziende insediate da più di 20 anni nella zona industriale di Caltagirone rischiano di chiudere i battenti e circa 100 lavoratori di diventare disoccupati a seguito degli sfratti per morosità notificati ai titolari delle suddette imprese da parte del Consorzio per l’Area di Sviluppo industriale di Caltagirone in liquidazione, nel mese di febbraio.
Eppure le aziende sin dal 2015 chiedono alla Regione siciliana l’applicazione delle norme varate dall’Assemblea regionale, come quella stabilita dall’art.79 della Legge 9/2015 che prevedeva la conversione dei contratti di locazione in contratti di comodato d’uso gratuito o che, nella sua seconda formulazione, consentiva loro la possibilità di acquisto con diritto di riscatto.
Nasce un comitato per salvare occupazione e produttività a Caltagirone
Gli imprenditori interessati dalle pendenze con la Regione Siciliana – Assessorato alle Attività Produttive, prima di essere raggiunti dallo sfratto per morosità, hanno costituito un comitato di fatto ex art. 79 e hanno interloquito con le istituzioni coinvolte allo scopo di individuare soluzioni in grado di preservare capacità occupazionale e operatività di un comparto di fondamentale importanza per l’economia di Caltagirone e dell’intero territorio. Il 25 novembre 2024 il sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo e l’Assessore alle Attività produttive , alla presenza di una delegazione di imprenditori, rappresentavano al commissario liquidatore ex Asi le criticità rilevate dagli imprenditori insediati e chiedevano di trovare “una soluzione condivisa che salvaguardasse aziende e lavoratori”.
La Regione sceglie la via legale e viene notificato lo sfratto
Ma nel mese di febbraio del 2025 l’assessorato regionale delle Attività Produttive, anziché trovare la soluzione invocata, notificava per mezzo del Consorzio ex Asi un ricorso per sfratto per morosità con il quale ha chiesto al Tribunale di risolvere i contratti di locazione con i 14 imprenditori. Questi ultimi, rappresentati da Francesco Cannizzo, hanno ribadito la volontà di acquistare i capannoni e la disponibilità, raccolta dal sindaco di Caltagirone, a proseguire le proprie attività professionali presso la zona industriale di Caltagirone.
“Pertanto – sottolineano il sindaco Fabio Roccuzzo e l’assessore alle Attività produttive Piergiorgio Cappello – chiediamo all’assessore regionale alle Attività Produttive Edy Tamajo una rapida soluzione del problema che scongiuri lo sfratto per morosità, nonché garanzie certe affinché le imprese interessate non chiudano compromettendo un centinaio di posti di lavoro. Il Comune è pronto, come sempre, a fare la propria parte”.