La vera forza è nella testa, non nei pugni”: Gioele Petta e la sfida di una movida siciliana più sicura

In esclusiva per Prima Stampa, intervistiamo Gioele Petta, Coordinatore cittadino dei Giovani di Forza Italia, che ci offre una riflessione a tutto campo sulla movida siciliana.

INTERVISTA A GIOELE PETTA – SULLA MOVIDA IN SICILIA

1. Com’è la movida nella sua zona? È sempre attiva o varia con le stagioni?

La movida in Sicilia è vivace, soprattutto nei fine settimana e durante la stagione estiva. I nostri paesi si animano: c’è voglia di uscire, di stare insieme, di condividere momenti. Si respira un’energia speciale, alimentata dalla nostra cultura e dalla socialità dei giovani. Tuttavia, questa vitalità a volte si trasforma in episodi poco felici, che rovinano l’atmosfera.

2. Che tipo di persone frequentano il suo locale?

Il nostro è un locale a gestione familiare, tramandato da generazioni. Accogliamo persone di tutte le età, ma soprattutto molti giovani. Vengono per ascoltare musica, stare con gli amici, divertirsi in un ambiente sano e sereno. Per noi non è solo un’attività commerciale: è un impegno civile, una vera missione sociale.

3. Quanto incide il turismo sulla vostra attività?

Il turismo è fondamentale: porta nuova linfa, nuove esperienze, nuove possibilità. Contribuisce all’economia locale e arricchisce il tessuto sociale. Ma l’accoglienza deve andare di pari passo con la sicurezza: anche i turisti devono potersi sentire protetti, rispettati, benvenuti.

4. Quali sono le principali difficoltà nel gestire un locale notturno in Sicilia?

Negli ultimi mesi troppe serate sono finite male: risse, violenza, persino tragedie. Spesso basta uno sguardo frainteso o una parola fuori posto per scatenare conflitti. Questo è devastante per chi, come noi, si impegna per offrire spazi di socialità positivi. Le criticità sono tante: mancanza di sicurezza, senso di impunità, assenza di un adeguato supporto istituzionale.

5. Se potesse migliorare qualcosa nella gestione della movida, su cosa interverrebbe?

Serve un cambiamento culturale profondo. I giovani devono ritrovare il valore del rispetto, del confronto, della gestione pacifica dei conflitti. Ma non bastano i buoni propositi: servono anche azioni concrete. Come Giovani di Forza Italia in Sicilia chiediamo più presenza sul territorio, maggiori controlli, tutele per chi lavora onestamente. La movida può essere un motore positivo per i nostri territori. La vera forza è nella testa, non nei pugni.