Migranti a Mirabella e ruolo delle cooperative sociali

Anche Mirabella ha ricordato la Giornata mondiale del Rifugiato, con un incontro nel parco giochi di via Lupis organizzato dalle cooperative ‘Il Geranio’, ‘Opera Prossima’ e ‘San Francesco’ e il patrocinio del Comune. Durante un momento di convivialità con cibo e musica per tutti è stato inaugurato un murale che raffigura una donna africana con bimbo sulle spalle realizzato da Vincenzo Scivoli ed Erika Salemi insieme alle ragazze ospiti, una giovane migrante ha mostrato gli abiti realizzati da talentuosa sarta, sono state esposte le tele prodotte nel laboratorio di arte e terapia e alcune ragazze si sono cimentate con le treccine afro dei capelli.

Flavia Cavolina, coordinatrice del progetto minori non accompagnati, dice che “sono accolti 12 minori e 3 neomaggiorenni provenienti da Guinea, Costa d’Avorio, Tunisia, Mali. Alcuni sono arrivati quest’anno, altri sono qui già da due anni e vivono in via Berlinguer e via Matteotti”. Alessia Patti, coordinatrice del progetto Sai ordinari, ci informa che sono ospiti 37 persone (donne singole, mamme, nuclei monoparentali, mamme con bambini che vivono in via S.Maria di Gesù, via Profeta, via della Repubblica, via Oliva) con età che va dai 20 ai 40 anni. “Fondamentale il ruolo della scuola per l’integrazione, diverse ragazze hanno conseguito la licenza media attraverso il Cpia di Caltagirone e durante l’anno seguono corsi di formazione sull’artigianato e fanno tirocini di 6 mesi nelle aziende agricole locali. La loro prospettiva è l’ottenimento dei documenti per partire”. Al Comune si è appena aperto uno sportello (una volta al mese con l’assistente sociale Federica Nisi per la cooperativa ‘Opera Prossima’) per la ricerca e la formazione di famiglie affidatarie di minori stranieri e italiani, mentre la cooperativa ‘San Francesco’ da ottobre gestisce lo sportello del Centro antiviolenza che ha registrato qualche chiamata e presa in carico per casi di maltrattamenti di uomini verso le donne.