Santa Margherita di Belìce: intervista esclusiva all’Assessore Debora Ciaccio

Abbiamo incontrato Debora Ciaccio, Assessore alla Cultura del Comune di Santa Margherita di Belìce, per parlare della storia della città, del suo straordinario patrimonio culturale e dei progetti futuri.

Qual è la storia del Palazzo Filangeri Cutò?

«Il Palazzo Filangeri Cutò – ci racconta l’Assessore Ciaccio – fu costruito tra il XVII e il XVIII secolo ed è una delle residenze nobiliari più imponenti della Sicilia. Con oltre 300 stanze, un teatro privato e un magnifico giardino botanico, rappresenta un autentico simbolo della nostra identità storica e culturale.»

Qual è il legame tra il Palazzo e Tomasi di Lampedusa?

«Il nostro Palazzo ha ispirato Giuseppe Tomasi di Lampedusa per il celebre romanzo Il Gattopardo. La residenza di Donnafugata descritta nel libro si basa proprio sul Palazzo Filangeri Cutò, luogo legato anche all’infanzia dello scrittore.»

Cosa può scoprire un visitatore all’interno del Museo del Gattopardo?

«Il Museo custodisce autentici tesori: il manoscritto originale de Il Gattopardo, lettere e appunti autografi di Tomasi, oltre a un suggestivo Museo delle Cere che riproduce i personaggi principali del romanzo, da Don Fabrizio a Tancredi.»

Qual è l’importanza del Festival del Gattopardo?

«Dal 1 al 3 agosto 2025 si terrà il Festival del Gattopardo, un evento che celebra la cultura e la letteratura siciliana. In programma il Premio Letterario Internazionale, laboratori di scrittura, serate gastronomiche e molte altre iniziative.»

In che modo il Festival coinvolge la comunità locale?

«Il Festival è un grande momento di partecipazione. Iniziative come “L’Officina del Racconto” sono pensate per avvicinare i giovani alla scrittura creativa. È anche un’occasione per scoprire la nostra tradizione attraverso laboratori, incontri e degustazioni.»

Cosa significa per lei essere Assessore alla Cultura di Santa Margherita di Belìce?

«È un incarico che sento con grande responsabilità. Il mio obiettivo è valorizzare il nostro patrimonio storico, promuovere il turismo culturale e creare nuove opportunità per le future generazioni.»

Quali sono i progetti futuri per la città?

«Puntiamo a rafforzare l’offerta turistica culturale, preservare la memoria storica e coinvolgere sempre di più i giovani. Vogliamo che Santa Margherita di Belìce diventi un punto di riferimento per la cultura siciliana.»